La pizza è sicuramente uno dei piatti che identifica maggiormente la cucina italiana nel mondo e per noi ha un significato culturale tanto profondo da occupare il centro del tavolo in molte occasioni di aggregazione.
Tuttavia questo nostro grande amore, che vorremmo rinnovare giorno dopo giorno, viene soppresso da una verità amara: la pizza fa ingrassare. Sarà vero? Scopriamolo analizzando i singoli ingredienti di una pizza.
I valori nutrizionali della pizza
Il grosso problema che mette la pizza al banco degli imputati è rappresentato dalle calorie che contiene. Sapevi che una pizza margherita in base al grado di lievitazione dell’impasto (quindi a quanta farina c’è in effetti) e chiaramente all’abbondanza del condimento apporta da 800 a più di 1000 kcal?
Perché la pizza è così calorica? Perché è un alimento estremamente denso dal punto di vista nutrizionale.
Vediamo la tabella nutrizionale di una margherita:
Alimento | Calorie | Carboidrati | Proteine | Grassi |
Farina (150-180 g) | 510 – 612 kcal | 113-136 g | 16-19 g | 3 – 4 g |
Olio (10-15 g) | 88 – 133 kcal | 0 g | 0 g | 10 – 15 g |
Pomodoro (80g-100g) | 17,6 – 22 kcal | 2,8 – 3,5g | 0,96 -1,2g | 0,08 – 0,1g |
Mozzarella (circa 100g-120g) | 254-304 kcal | 2,5g -3g | 24,3 – 29,1g | 15,9 – 19g |
Totale | 869,6-1071 kcal | 118,3 g – 142 g | 41,9 – 49,3g | 29,7 -38,1g |
La pizza fa ingrassare?
Iniziamo con il dire che non è la pizza a farci ingrassare, ma il surplus calorico rispetto al nostro fabbisogno. Se introduciamo più calorie di quante ne consumiamo accumuliamo grasso, mentre introducendone meno, dimagriamo.
Alimenti energeticamente molto densi come la pizza possono in effetti aumentare di molto l’apporto calorico giornaliero. Non ti stupirà quindi sapere che è più facile ingrassare con una dieta a base di pizza, che non con una a base di insalata. Esagerazioni a parte, un altro problema della pizza è che di norma questa si accompagna al consumo di alcol o bevande zuccherate e all’immancabile dolce di chiusura. Non è difficile pensare di sfondare le 2000 kcal con un singolo pasto.
Per fortuna però il nostro organismo non ragiona in termini di ore, per cui non sarà la pizza in sé o il bilancio calorico della singola giornata a farci ingrassare. L‘apporto energetico complessivo della settimana determinerà l’aumento, la riduzione o il mantenimento del peso. Il così detto sgarro settimanale va quindi contestualizzato nella dieta, sia esso rappresentato da una cena in pizzeria o dal pranzo a casa della nonna.
La chiave è nella moderazione
Sopra abbiamo visto i valori nutrizionali di una pizza margherita, ma siamo sinceri, in quanti possono dire di prendere solo una margherita? Ho lavorato per anni nella pizzeria di famiglia e ho visto gli abbinamenti più impensabili, tutti ben al di sopra delle 1000 kcal descritte sopra. Infatti ogni ingrediente in più sulla nostra pizza apporta un suo quantitativo calorico che, soprattutto per formaggi e affettati, può essere considerevole.
E’ chiaro che maggiori sono le calorie introdotte e minore sarà la probabilità di riuscire a mantenere un bilancio energetico negativo o in pari. Quindi se siete a dieta va bene la pizza, ma magari non quella ai 18 formaggi o con più specie animali del Parco Nazionale del Gran Sasso.
Pizza e sedentarietà
La sedenterietà è la più grande responsabile di un ridotto fabbisogno energetico, se ti muovi poco sarai condannato, per mantenere il tuo peso corporeo, alla pizza marinara per tutta la vita. Che tristezza.
Riuscire ad innalzare la tua termogenesi indotta da attività non associata ad esercizio fisico (NEAT), detta in soldoni “quanto cammini”, potrebbe salvarti da questa dura condanna ed innalzarti al regno della pizza con formaggio.
Pizza e parità dei sessi
Purtroppo la pizza a parità di calorie non è uguale per tutti. Le donne hanno di norma un fabbisogno calorico decisamente più basso di quello dell’uomo a fronte di una diversa composizione corporea e di un differente assetto ormonale e questo può rendere la questione particolarmente fastidiosa. Un uomo adulto che si allena abitualmente avrà un fabbisogno che potrà toccare e magari anche superare abbondantemente le 3000 kcal giornaliere. Cosa sono per lui 800-1000 kcal in un pasto? Probabilmente la normalità.
Il fabbisogno calorico quotidiano di una donna è decisamente inferiore, tanto che in alcuni casi una pizza margherita può soddisfarlo all’80-90%. Un’ingiustizia che non c’è modo di risolvere, se non probabilmente muovendosi molto, ottimizzando la propria composizione corporea tramite dieta ed allenamento e alzando così il proprio dispendio giornaliero. Molte atlete mangiano anche più di 2000 kcal al giorno, mantenendo i loro fisici statuari.
Pizza ed età
Con l’avanzare degli anni il corpo attraversa una serie di cambiamenti, molti dei quali sono il risultato di modificazione ormonali. Una di queste è la sarcopenia, ovvero la progressiva perdita di tessuto muscolare. Questa genera di conseguenza una ricomposizione corporea sfavorevole e determina una riduzione del fabbisogno giornaliero. Con l’invecchiamento una singola pizza peserà molto di più sul bilancio energetico di una persona.
Anche in questo caso esercizio fisico e alimentazione ci vengono incontro per contrastare i processi di invecchiamento che ci allontanano dai piaceri della pizza. Un cinquantenne allenato potrebbe infatti avere un fabbisogno giornaliero superiore rispetto ad un trentenne sedentario.
Pizza e sport
L’estrema completezza dal punto di vista nutrizionale rende la pizza un alimento ampiamente sfruttabile nella dieta di uno sportivo. Con i dovuti accorgimenti può rappresentare un alimento chiave nell’ottimizzare performance e recupero, visto l’elevato contenuto di carboidrati complessi. Allo stesso tempo apporta un’interessante quantitativo di proteine e grassi.
Non dimentichiamoci che gli sportivi, soprattutto se professionisti, possono avere fabbisogni energetici molto elevati rispetto alla media. Per alcuni mangiare per incontrare le richieste del proprio sport può diventare quasi un lavoro e una fatica. Alimenti come la pizza, con elevata densità energetica e con un notevole potenziale edonistico, possono permettere all’atleta di spezzare in maniera efficace la routine, soddisfando allo stesso tempo le necessità nutrizionali che il suo sport impone.
Ovviamente tutte queste considerazioni sono vere se gli ingredienti della pizza vengono scelti in modo da ottimizzare la composizione nutrizionale in funzione degli obiettivi dell’atleta.
In conclusione
La pizza può entrare a pieno diritto nell’alimentazione di persone sedentarie e sportive, è sufficiente attuare i giusti accorgimenti in funzione dei propri obiettivi.